GENNAIO '09

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"Que faire dans un ordre de grandeur où il ne peut plus etre question d'images?... Si les choses ont un fond, ce fond des choses ne ressemble à rien... La similitude  s'évanouit."

Paul Valery, "L'idée fixe"

“Malheureusement l’analogie expire vite”

Paul Valery, “Cahiers”                          




La malaria si è fatta una gita con me a questa latitudine e ora mi costringe a prolungare la vacanza di natale in Italia, occasione di rivedere gli amici e di stare con loro ancora un po’; occasione di sfiorare con le dita la densa signora delle febbri, visione muliebre come la morte che è stata sfondo di questo inizio d’anno e rimane incancellabile nel tono del periodo,  non è  un'immagine che riesca a ricordare o a definire quanto piuttosto un canto che ricorre nelle  fantasticherie e cancella tutto il resto, ma non fa nessuna paura.


La ruota lenta d’Africa al cui tempo imparavo ad andare l’ho lasciata (ma non per sempre), a Treviso ritrovo i miei affetti casalinghi e un ritmo solito, che non m’entusiasma troppo ma che mi è caro.
Il presente è tempo sospeso, ne vacanza ne attesa, una vaga urgenza di guarigione.
Lo spirito si muove dentro le piccole ferite aperte dalla malattia, ma a fine mese sapranno dirmi se sono guarito.

E il nostro progetto?
Simona torna in Tchad un'ultima volta per aiutare una troupe nelle riprese di un documentario sul progetto ACCRI in Tchad, mentre io resto a Treviso per lasciar depositare la salute.
Eppure fremo per ripartire e per far le cose in cui credo, per sistemare un percorso riconoscibile di azioni dentro un più vasto scenario in cui anche un semplice volontario può contribuire.

E io voglio provarmi ancora su questo terreno, voglio ancora essere con gli altri a questo modo, dovesse ben cambiare il paesaggio.
Dovesse anche essere qui.

Forse il tempo dello stupore gratuito è finito, in questo caso io e Simona lo susciteremo ad arte o faremo il nostro possibile per esserne capaci.
Quest'anno si sta aprendo come un libro nuovo.




Cominciano le riprese in Tchad: a Gagal e Yamba.
Cominciano le riprese in Tchad: a Gagal e Yamba.


Finalmente si può vedere il magazzino che abbiamo costruito in piena attività, con le provviste che vengono stoccate per l'intero villaggio di Yamba Malloum.
Finalmente si può vedere il magazzino che abbiamo costruito in piena attività, con le provviste che vengono stoccate per l'intero villaggio di Yamba Malloum.

Una delle prime animazioni secondo il metodo GRAAP praticata dagli animatori Arnauld e Albert dentro la chiesa di Reb Reb.
Una delle prime animazioni secondo il metodo GRAAP praticata dagli animatori Arnauld e Albert dentro la chiesa di Reb Reb.

Andrea e Adelmo nel mezzo di un fuoco di brousse per riprendere il periodo. Il paesaggio invernale tchadiano.
Andrea e Adelmo nel mezzo di un fuoco di brousse per riprendere il periodo. Il paesaggio invernale tchadiano.


L'équipe italiana: Claudio, Andrea, Adelmo e (alla macchina fotografica) Simona per ACCRI.
L'équipe italiana: Claudio, Andrea, Adelmo e (alla macchina fotografica) Simona per ACCRI.


 



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Ciao Tchad.
Ciao Tchad.