Prospettive eccentriche - maggio 2007 -

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"Non esistono esseri più pericolosi di quelli che hanno sofferto per una convinzione: i grandi persecutori si reclutano tra i martiri ai quali non è stata tagliata la testa. Lungi dal diminuire la brama di potenza, la sofferenza la esaspera; perciò lo spirito si sente più a suo agio in compagnia di un fanfarone che in quella di un martire; e niente gli ripugna quanto lo spettacolo in cui qualcuno muoia per un'idea... disgustato dal sublime e dalla carneficina, esso sogna una noia di provincia su scala universale, una Storia il cui ristagno sia tale che il dubbio vi si profili come un evento e la speranza come una calamità..."

Emil Cioran, "Processo di Decomposizione"





 


S. Gregorio è una piccola chiesa nel centro di Treviso, rimasta chiusa per lungo tempo ma mai sconsacrata. Io non avevo mai avuto la fortuna di vederla all'interno, ma già esternamente la sua bellezza discreta, incassata tra i palazzi medievali mi aveva colpito, come cosa perfettamente abitata del senso della città. Come deve essere bello saperci pregare.

Potremo esporvi alcune opere con senso d'amore per il luogo, e io ho proposto un personale ex voto, a mani giunte.





 



Sotto il patriottico, eroico, alto magistero dell'esimio, acuto, fine conoscitore dello storico Gaetano; Nicola Salvemini (al riguardo stiamo tutti aspettando una sorpresa).

Nicola è l'organizzatore dell'evento ormai giunto alla sua settima candela; nonchè persona di rara umanità, davvero.

Un ringraziamento particolare per la fraterna amicizia a Cesare, Cristian e Martino.




Fîntîna Albã
di Vasile Bâcu

în memoria victimelor staliniste

În pãdurea deasã nu se vãd morminte,
Cãci pãdurea toatã s-a fãcut mormînt
Brazii stau de veghe ca icoane sfinte,
Pentru rugãciune nu gãsesc cuvînt.

Calc încet pe vreascuri, teama mã strãbate,
Parc-ar fi din oase, crengile trosnesc,
Foºnetul de frunze-n suflet îmi rãzbate
Cum aº înþelege despre ce-mi ºoptesc?

Simt cum timpul trece, simt cum clipa zboarã
ªi mã rãstigneºte acuzarea lor,
Cã-s nãscut acuma nu odinioarã
ªi cã pentru þarã n-am putut sã mor.

În pãdurea deasã pãsãrile cîntã,
Însã nu ca toate - parcã ar boci.
De ce oare, Doamne, ele nu cuvîntã
Poate ele-n cîntec multe-ar povesti.

La Fîntîna Albã, albi sînt doar bãtrînii,
Restul totu-i negru - ºi pãmînt ºi cer.
Neagrã e ºi roua, ºi culoarea pîinii,
Cad din cer amare lacrimi de-adevãr ...