Per Amor d'Europa

sì ch'io vedea di là da Gade il varco
folle d'Ulisse, e di qua presso il lito
nel qual si fece Europa dolce carco.

Dante, "Paradiso, canto XXVII,versi 82,84"




Nel 2000, diciamo per carnevale, ho realizzato questo carro, 
come opera effimera che potesse essere trainata da un uomo.

Per trascinare un simbolo per questa Europa, in una processione ideale.
Sono stati il mito di Giove che si trasformò in toro e la storia del vitello d'oro che fusero gli Ebrei, che intersecandosi hanno acceso l'esecuzione di questo piccolo carro allegorico, rimasto avulso.

Fino a che, troppo impolverato, nel naufragio fu distrutto.









Europa in allestimento
Europa in allestimento












Europa è il nome di varie eroine, tra cui la figlia di Tizio, che da Poseidone generò Eufemo; una delle Oceanine, figlia di Oceano e di Teti; la madre di Niobe, moglie di Foroneo; e la figlia di Nilo, una delle mogli di Danao.
Ma la più celebre è la figlia di Agenore e di Telefassa, la quale fu amata da Zeus.
Il re degli Dei vide Europa mentre ella giocava con le compagne sulla spiaggia di Sidone, o di Tiro, di cui suo padre era re. Infiammato d'amore per la sua bellezza, si trasformò in un toro di un colore abbagliante, dalle corna simili a un quarto di luna, e andò ad accucciarsi ai piedi della fanciulla. Questa, dapprima spaventata, si fece poi coraggio, accarezzò l'animale e gli montò in groppa. Immediatamente il toro si slanciò verso il mare e, malgrado le grida d'Europa, che si afferrava alle corna, penetrò nei flutti e si allontanò dalla riva. Giunse fino a Creta dove, vicino ad una fonte, a Gortino, Zeus si unì alla ragazza sotto i platani, che, in ricordo di tali amori, conservarono il privilegio di non perdere mai le foglie.
A Zeus ella diede tre figli: Minosse, Sarpedone e Radamanto e Zeus le fece in seguito tre regali: Talo, il robot di bronzo, che sorvegliava le coste cretesi da ogni sbarco estraneo, un cane che non si lasciava sfuggire alcuna preda, e uno spiedo da caccia che non falliva mai il bersaglio. Poi la diede in sposa al re di Creta, Asterione, il quale non aveva prole e adottò i figli di Zeus. Dopo la morte a Europa furono tributati onori divini. Il toro personificato da Zeus diventò una costellazione e fu posto fra i segni dello zodiaco.